Si potrebbe dire: tanto tuonò che piovve. Finalmente il Governo ha liberato la prima manovra economica con validità triennale. Proviamo ad analizzare gli aspetti salienti:
- solidarietà sociale e redistribuzione economica. C'è molto fumo e niente arrosto: la Robin Hood Tax ( non lasciamoci imbrogliare dal richiamo ingannevole) è così penalizzate nei confronti dei prepotenti e dei poteri forti che ha trovato subito il loro entusiastico accordo, forse perché giustificherà l'ulteriore aumento del prezzo di alcuni beni fondamentali ( tipo la benzina); la Social card rappresenta la carità in cambio di una vera politica contro la povertà.
- la crisi economica depressiva. Da una parte si lanciano segnali di crisi profonde, impaurendo gli italiani, dall'altra non si fa sostanzialmente nulla di strutturale, riducendo perfino gli investimenti che sono il modo per rilanciare l'economia.
- la difesa della legalità e della regolarità. Si torna indietro da quanto fatto dal Governo Prodi per contrastare l'evasione fiscale ed il lavoro nero, meno garanzie per i cittadini più libertà di manovra per chi vuol evadere e non rispettare le leggi.
- stipendi, salari, pensioni. Nulla di Nulla. Tempi duri per la stragrande maggioranza degli Italiani: non ci sarà difesa del potere di acquisto degli Italiani.
- le tasse. NON caleranno fino al 2013, anzi aumenteranno dal 2010. Ancora una volta si prendono in giro i cittadini.
- precari e lavoratori. Si torna indietro da quanto fatto dal Governo Prodi. Si incentiva il lavoro precario e si riduce la difesa dei lavoratori. Ai lavoratori pubblici si impedisce di ricevere le cure necessarie a meno di passare per assenteisti.
- scuola e sanità pubblica. Si taglia. Meno insegnati e meno posti letto negli ospedali pubblici. Si diminuiscono i servizi a favore dei cittadini nei confronti dell' istruzione e della salute. Le Università pubbliche potranno diventare fondazioni di diritto privato.
- sicurezza. Si taglia e si riduce. Prima la destra fa una campagna di paura (i soldati per le strade) poi riduce gli investimenti (3,2 miliardi di euro) per le forze dell'ordine.
- Regioni, Comuni e Province. Si taglia ( fino al 2011 saranno di 9 miliardi di euro, di cui 4 alle Regioni)) i fondi e quindi i servizi per i cittadini. Alla faccia del federalismo solidale.
- i diritti dei consumatori. Si torna indietro da quanto fatto dal Governo Prodi. Non sarà più possibile portare avanti cause collettive contro le aziende (vedi Parmalat).
- ambiente. Si torna indietro e si annullano tutti i fondi previsti da Prodi (37 miliardi di Euro).
- rapporti con il Parlamento e la Costituzione. Si cerca di espropriare il ruolo e le prerogative del Parlamento, fino al tentativo di Tremonti – che ha provocato il richiamo del Presidente della Repubbica, Napolitano – di presentare la manovra senza indicare la sua copertura finanziaria.
Per dire NO a tutto questo è necessario mobilitarci tutti nei nostri territori per organizzare l' opposizione politica contro il Governo dell' Inganno, a cominciare con la raccolta di cinque milioni di firme in calce alla petizione Salva l'Italia, indetta dal PD, che faranno da base alla grande mobilitazione del 25 ottobre.
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