domenica 28 settembre 2008

Tagli, tagli sempre e solo tagli

Che importa ai ministri Gelmini, Brunetta e Tremonti della scuola degli studenti e delle famiglie? Nulla! Della scuola pubblica a loro interessa solo tagliare i 130.000 posti di lavoro e 7 miliardi e 832 milioni di euro da spendere altrove, e lo dicono apertamente. Si attacca pesantemente ed in maniera organica, come mai nella storia della Repubblica, la scuola pubblica, il diritto allo studio di giovani ed adulti, in particolare dei più deboli, dei disabili e degli alunni stranieri. Così si danneggia il paese, si limita la possibilità di partecipazione attiva e consapevole dei cittadini, si riducono i diritti delle persone, si rende impraticabile un modello di sviluppo basato sulla qualità. Il futuro delle giovani generazioni e del paese è sacrificato sull'altare del profitto, da garantire a pochi, con l'abbattimento dei diritti costituzionalmente garantiti!

Tratto da Rassegna.

By Massimo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bravo Massimo, che hai portato sul blog un problema importantissimo ed attualissimo.
Volevo solamente aggiungere una cosa: l'introduzione del maestro unico è una "manovra" che ha come destinataria la scuola primaria (elementari) che è proprio quel segmento in cui la scuola italiana dimostra la sua eccellenza (dalle ultime indagini effettuate l'Italia, in questo segmento scolastico, è tra i primi paesi dell'OCSE, soltanto successivamente, quindi nel prosieguo con le medie inferiori, le indagini OCSE-PISA ci vedono in coda. La preparazione dei nostri ragazzi scende. Allora? Si va ad introdurre un cambiamento così importante proporio dove c'è qualcosa che funziona?