martedì 22 luglio 2008

Kill R&S

by Isabella Bellini Bressi
Questa mattina, in due momenti diversi, da due fonti differenti, ho avuto modo di leggere questi messaggi: "odio ammettere di dover invidiare i Greci"; "se vogliamo sognare andiamo a vedere la Spagna cosa fa"...
E' grave tutto ciò, profondamente grave. Non mi sono volutamente esprimere rispetto alla recenti affermazioni e gestualità di un Ministro della nostra Repubblica, benchè gravissime ed inqualificabili (ma sinceramente c'era da aspettarselo), perchè a mio parere sono cose che confondono, che fanno passare in secondo piano le questioni rilevanti. Come ad esempio le scelte fatte da questo Governo per la Finanziaria.
Può esistere un Paese, può competere e crescere un Paese se ha al suo interno il mondo della cultura, dell'Istruzione primaria ed universitaria, dello sviluppo tecnologico mortificati, sfiancati, esasperati?
Ieri alla Camera è stato approvato il Decreto sulla Finanziaria del 2009: al suo interno sono indicati contenimenti progressivi dei finanziamenti pubblici per l'Università e la ricerca per un totale di circa 1,5 mld da qui al 2013. E' di oggi la notizia che il più grande ateneo di Italia, La Sapienza, denuncia la reale impossibilità di avviare l'AA 2008/2009 con queste premesse. Qualche giorno fa, non ricordo quale rettore, in un'intervista ventilava il rischio di vedere aumentate le tasse universitarie del 20% ed ovviamente diminuiti i finanziamenti per il sostegno al diritto all'istruzione per tutti (borse di studio, buoni pasto, alloggi, ecc).
Capite? Non c'è semplicemente un Bossi che manda a 'fanculo (chiamiamo le cose con il giusto nome) l'inno del nostro Paese o la bandiera italiana: qui c'è tutto un sistema organizzato, avvallato e sostenuto da una marea di cittadini e cittadine, che ci sta portando letteralmente a picco.
Nello specifico, vorrei sentire qualcosa da Maria Pia Garavaglia (il Ministro ombra PD all'Istruzione Università e Ricerca) per sapere come avrebbe impostato il quinquennio se fosse stato il nostro Partito a governare. Sono queste le reali provocazioni a cui dobbiamo rilanciare con proposte politiche alternative e valide, applicabili, sostenibili. Deve essere questo il ruolo del nostro partito, come di tutta la sinistra italiana. Ora più che mai.

1 commento:

Gianfranco Leonelli ha detto...

Come non essere d'accordo con Isabella? Aggiungerei soltanto un commento: bisogna fare prestissimo altrimente il Caimano cercherà di sostituirsi anche al PD nel sui tentativo di essere tutto ed il contrario di tutto.