venerdì 30 maggio 2008

Iniziamo a scoprire le carte

by Isabella Bellini Bressi
Non voglio farla eccessivamente lunga, anche perchè come già scritto in qualche post fa, la mia è fortemente una questione personale decisamente aperta nei confronti del Ministro Carfagna...
Leggo oggi con piacere che i nostri magggici governanti (leggi il creativo Tremonti) hanno trovato la copertura per il taglio della tassa sulla prima casa, per lo sgravio fiscale sugli straordinari e per un altro aiutino a Alitalia (totale: 3 MLD di €), andando tra le tante cose ad eliminare il fondo contro la violenza sulle donne.
Non voglio sviscerare dati e statistiche, solo un breve "amarcord": il Italia, la prima causa di DECESSI delle donne (mogli, figlie, cugine, ragazze, nonne, zie, single, italiane, straniere, ecc) sono proprio le violenze inferte dai loro uomini. Nemmeno il tumore al seno o il papilloma virus sono così efferati.
La senatrice Franco (PD) ha già presentanto un'interrogazione al Governo e di questo la ringrazio.
Questi fondi stanziati dall'ex Ministro Pollastrini erano pari a 20 milioni di euro. Non erano tanti: ma finalizzati al finanziamento di progetti provenienti dai vari territori (ad esempio anche la Provincia di Ancona, in protocollo con altri soggetti del territorio, tra comuni, ASL ed associazioni, aveva presentato un progetto) utili a sostenere le case rifugio antiviolenza, ad organizzare numeri verdi per la denuncia delle violenze, ed altro ancora.
In Italia c'è questo grave problema, era un modo per iniziare a parlarne apertamente e per agire in tal senso. Ora tutto è andato in fumo.
Grazie Tremonti, grazie Carfagna, che giorno dopo giorno tendi sempre più a far scomparire anche quel minimo livello di rappresentanza, derivante quanto meno dall'appartenenza allo stesso sesso, ma chiaramante non allo stesso genere: perchè io culturalmente vado da una parte e te proprio da tutt'altra.
CLAP CLAP!

martedì 27 maggio 2008

Una libera società dell'informazione

by Isabella Bellini Bressi

Un gruppo di ragazzi e ragazze marchigiani, il FLOSS Marche, è giunto ad una versione pressochè definitiva del testo della Proposta di Legge Regionale a sostegno di una libera società dell´informazione, recante norme in materia di pluralismo informatico, diffusione di software libero e/o a sorgente aperto, trasparenza, accessibilità e portabilità dei documenti pubblici informatici dell´Amministrazione Regionale marchigiana.
E' possibile consultare il testo della proposta di legge a questo indirizzo:
Da pochi giorni è anche attiva la *petizione per la raccolta firme online*:
La reputo un'iniziativa particolarmente interessante, che credo possa stimolare e far nascere una discussione anche all'interno del nostro circolo. Sarebbe anzi utile provare a creare ed organizzare un incontro con i promotori della legge per meglio approfondire gli aspetti "più tecnici" e le motivazioni che hanno fatto promuovere questa iniziativa.
Che ne pensate?

giovedì 22 maggio 2008

Un appuntamento per il weekend

Vi segnaliamo che SABATO 24 MAGGIO ore 10, presso il Palazzo RAFFAELLO, sede della Giunta Regionale (via GENTILE DA FABRIANO, 9)

si terrà un incontro - dibattito, organizzato dall'Associazione Laboratorio Colleameno, sul voto del 13 e 14 aprile.
Parteciperanno:
CARLO CARBONI, ordinario di Sociologia, Università Politecnica delle Marche;
ERNESTO PREZIOSI, Vicepresidente dell'Istituto regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche e Presidente del Centro Studi Storici e Sociali (Censes)
ORIANO GIOVANNELLI, deputato
Condurrà i lavori MARCO LUCCHETTI, consigliere regionale

E' un'ottima occasione di dibattito e confronto sul momento politico elettorale in corso.

mercoledì 21 maggio 2008

Dario Fo, @ Crozza Italia live

by Isabella Bellini Bressi


Un qualcosa che fa molto riflettere, detta a modo suo...

lunedì 19 maggio 2008

Dalla parte dei più deboli

by Gianfranco Leonelli


Chi sono, oggi, i più deboli ? Io credo che siano tutti coloro che hanno "bisogno" di qualcosa: un lavoro da conquistare o difendere, meriti e diritti da esigere, la salute da curare, una scelta di vita da percorrere, un servizio da usufruire, una vita da riscattare, una sicurezza da difendere, ecc... Il modello sociale e politico attualmente presenti, sanno dare risposte a questi bisogni? C'è in Italia e nella nostra città chi rappresenta questi bisogni? Si può costruire un progetto di società che sia basato sulla giustizia sociale economicamente sostenibile? Io credo che la POLITICA dovrebbe dare risposte anche a queste domande, e sono convinto che tra i tanti sostenitori del PD ci siano molte persone che sono pronte a mettersi in gioco per questi obiettivi. Dobbiamo rivendicare il nostro diritto alla speranza che una società più giusta sia possibile. Dobbiamo rivendicare con forza nei confronti dei nostri più illustri rappresentanti, il loro impegno e le loro responsabilità per valorizzare e catalizzare le risorse costituite da tanti militanti. Io non credo che tutti gli italiani siano individualisti ed egoisti ed abbiano dimenticato la giustizia sociale e la difesa degli ideali nati dalla resistenza, ritengo, invece, che ci sia molta sfiducia in come vanno le cose e in chi è chiamato a rappresentarli, non sempre all'altezza. Più risultati e meno chiacchiere.
Se vogliamo radicalizzarci nel territorio, credo che dovremo farlo attraverso l'organizzazione e la testimonianza, così saremo in grado di far crescere una nuova classe dirigente capace di riscuotere consenso ed ammirazione al di là delle campagne elettorali...

La base del PD

by Isabella Bellini Bressi


Lo scorso sabato, a Jesi, si è svolta la prima parte dell'Assemblea Regionale del PD marchigiano.
Molto valida l'impostazione data alla discussione, partita dalla presentazione di alcuni dati derivanti dall'analisi dei flussi elettorali (nazionale e regionale) delle scorse Politiche. Analisi prodotta proprio per il PD marchigiano.

Vorrei riportare qualche considerazione nata dal dibattito:
a) rispetto alle politiche del 2006, è stato in generale riscontrato un aumento considerevole dell'area del "non voto": tale risultato potrebbe indicare che l'aumento dell'offerta politica (nel 2006 vi erano due coalizioni, quest anno invece vi erano più partiti o cartelli elettorali che correvano) tende a far crescere il nr degli elettori non in grado di scegliere, non in grado di individuare il partito che più li rappresenta.
Nello specifico vi sono stati circa 2.500.000 voti di provenienza ULIVO passati al "non voto" e circa 1.500.000 voti passati dall'area del "non voto" a quella del PD: sembra dunque che la maggiore offerta abbia scontentato proprio coloro che nel 2006 votarono ULIVO;

b) vi sono circa 1.700.000 voti che dai partiti della Sinistra l'Arcobaleno sono passati al PD, contro 150.000 ex votanti ULIVO che quest anno hanno votato Sinistra l'Arcobaleno. Contestualmente l'intercettazione da parte del PD dell'elettorato di centro appare debole, quasi inesistente. Cioè, riportando sempre l'interpretazione data sabato, la base elettorale del PD sembrerebbe più a sinistra di quanto non fosse quella dell'ULIVO del 2006.

E' importante quest ultimo dato, come tra l'altro ebbi modo di riferire in una riunione di Circolo, di qualche settimana fa. E' importante perchè fra nemmeno 12 mesi saremo chiamati a votare per le Europee, consultazioni che, a meno di eventuali cambiamenti della specifica legge elettorale (come sembra possa avvenire), danno possibilità all'elettore di esprimere il voto di preferenza.
Temo infatti, ma è un timore condiviso tanto che in casa nostra viene già sussurato un toto percentuali per nulla confortevole, che se il PD non saprà guardare, consolidare, rafforzare la sua base elettorale, una considerevole parte di essa ritornerà verso i partiti di appartenenza (Rifondazione, Verdi, ecc). Mentre è auspicio di tutti avere un Partito Democratico sempre più forte e rappresentativo.

E' una questione di scelte e di posizionamenti e con questo non intendo assolutamente indicare cosa sarebbe meglio fare. Solo una domanda: se con il programma e la comunicazione di queste Politiche non abbiamo praticamente strappato nulla al centro (i cui partiti hanno stabilito una forte fidelizzazione con il proprio elettorato) che margine di successo avremo a riguardo con le Europee del 2009?

giovedì 15 maggio 2008

Resoconto Direttivo 14 maggio

by Isabella Bellini Bressi


Rispetto alle proposte da me presentate sull'attività del Circolo per i prossimi mesi, il Direttivo ha stabilito di intraprendere le seguenti azioni:

a) definizione di un'anagrafica degli iscrivibili, in preparazione del futuro tesseramento (responsabile: Andrea Di Sarno, coadiuvato da Massimo Mandarano, Stefano Pagliarini, Fabio Urbinati);

b) progettazione (I fase) di un' elaborata analisi dei fabbisogni del territorio, a cui seguirà la II fase, quella esecutiva del reperimento dati.
Tale azione è finalizzata alla migliore definizione (III fase), alla luce dei dati, delle priorità e delle conseguenti azioni politiche da intraprendere e da promuovere nella IV Circoscrizione come Circolo PD (responsabile della I fase: Gianfranco Leonelli);

c) formalizzare e rafforzare il rapporto tra il livello politico (Circolo) ed il livello istituzionale (Circoscrizione), al fine di dar vita ad un dialogo e ad uno scambio di idee e proposte tra i due soggetti. A riguardo è stato proposto di organizzare nel breve periodo (10 - 15 gg) un primo incontro per definire il percorso da attuare (responsabile dei rapporti con le istituzioni per il Circolo PD E.Berlinguer: Catia Duca);

d) al fine di aumentare la frequentazione dei locali del Circolo e di sposare la visione di partito "nuovo", ovvero capace di cogliere ed utilizzare gli strumenti moderni, le azioni originali ed innovative provenienti dalla società civile e di declinare al meglio il concetto di "politica del fare", si intende approfondire ed analizzare maggiormente la richiesta del neo nato Gruppo di Acquisto Solidale della IV Circoscrizione "A tutto gas" di essere ospitato per la sua attività (nei modi e nei tempi eventualmente da definire) nei locali del Circolo stesso.

Concludo socializzando la totale soddisfazione di essere Coordinatrice di questo Circolo, che sa fare campagna elettorale, sa discutere a volte animatamente (!) ma comunque con ricchezza di argomenti e spunti, sa fare politica.

Le tradizioni e l'innovazione

by Gianfranco Leonelli


Nel panoramico politico italiano, la scelta di milioni di cittadini di far nascere un partito, il PD, che non fosse un "nuovo" partito ma un partito "nuovo" è l' azione più importante degli ultimi venti anni. I cittadini che si stanno impegnando e comunque hanno dato la fiducia al nostro partito sono portatori di tradizioni importanti che sentono l' esigenza del "cambiamento", ma questo cambiamento può essere solo una questione di nomenclatura? Non dovrebbe essere anche e soprattutto una questione di metodo e di obiettivi? Le ultime elezioni politiche hanno mostrato l' importanza del radicamento territoriale che non può essere solo propaganda e promesse spesso difficili da mantenere, ma soprattutto "azioni" che danno corpo alle nostre iniziative politiche. Come noto innovare non vuol dire fare le stesse cose di prima, magari meglio, ma fare cose nuove, adeguate alle esigenze di un Paese che cambia molto più velocemente di quanto può sembrare da una lettura poco attenta della situazione. Io penso che per raggiungere questo risultato sia necessario l'impegno di tutti e che ci siano all' interno del PD grande capacità, volontà e generosità che ci permetterà di vincere anche questa sfida di progresso.

lunedì 12 maggio 2008

Ah, che travaglio...

by Isabella Bellini Bressi


Qualche giorno fa, su questo blog, veniva chiesto: "ma la questione dell'informazione, per quale motivo deve essere lasciata solo a Grillo? Perchè il nostro partito non dice una parola sulla questione?". Manco a farlo apposta, tempo 1 settimana ed il partito si è espresso...

Cosa ha fatto Marco Travaglio in prima serata su rai3? Ha sbagliato a ricordare certi fatti, in quella maniera? Lui risponde "In Italia, in televisione, non puoi dire la verità: quella la puoi scrivere solo sui libri".
Travaglio è un provocatore (e si badi, io dò sempre un'accezione positiva alla parola "provocazione"), sappiamo tutti che spesso e volentieri radicalizza il semplice ruolo di giornalista d'inchiesta che valuta e cerca dei fatti a supporto delle sue tesi. Esaspera questo ruolo.
Ma ogni volta si grida allo scandalo, viene ritenuto sconveniente, viene classificato come quest'ultima volta un "pettegolezzo". Mi verrebbe da dire: se non volete noie (il presentatore, il capo struttura, il direttore generale della rai) ma allora perchè lo invitate? Oppure risulta utile far prendere a qualcuno delle posizioni per poi dire "io sto dall'altra parte", "io mi dissocio"?
Allo stesso tempo mi piacerebbe che in generale la provocazione rimanesse laica e comunque non strumentalizzabile o progettata per altri fini. Ma è questo il caso?

Rimanendo alla posizione del Partito Democratico, che a me personalmente è ignota - a parte le dichiarazioni di cui sopra - in quanto troppo poco spesso affrontiamo tali questioni nelle molteplici riunioni che vengono organizzate dai vari livelli del nostro territorio, sulla questione dell'informazione (e quindi anche sulla libertà di espressione, categoria in cui questo specifico episodio rientra di diritto) è indispensabile capire cosa intendiamo fare. Ed ogni qualvolta venga fatto diversamente, per quale motivo? dove è stata presa la decisione? chi l'ha presa a nome di chi?
Posso pure comprendere la dichiarazione della Finocchiaro, che al Presidente della sua Assemblea, lancia un paracadute (l'assenza di contraddittorio): però, anche qui, per quale motivo se esiste un responsabile per la comunicazione, se esiste un coordinatore, se esiste un segretario nazionale, la comunicazione ufficiale viene lasciata alla persona che per questo episodio non poteva che prendere quella posizione? La posizione della capogruppo al Senato della Repubblica è la posizione del PD?

In attesa di una risposta, faccio mie le parole di Adinolfi, membro del coordinamento nazionale del Pd: "Alla senatrice Finocchiaro dico che non è proprio necessario correre in soccorso della maggioranza in ogni occasione. Noi difendiamo il diritto anche di Travaglio, per il quale non provo un'istintiva simpatia, a far ascoltare le proprie riflessioni attorno ad un figura delle istituzioni".

Assemblea Provinciale PD - Ancona

by Isabella Bellini Bressi

Venerdì 9 maggio, a Falconara, si sono svolti i lavori dell'Assemblea Provinciale del Partito Democratico: puoi leggere la relazione del Segretario Provinciale cliccando qui.

venerdì 9 maggio 2008

Berlusconi quater

by Isabella Bellini Bressi


E Governo fu. Che ci piaccia o meno è questo l' Esecutivo che ci governerà per i prossimi anni. E qualche commento, a caldo, mi va di farlo.
21 ministri, alcune facce nuove che avrei personalmente voluto vedere, tipo la Meloni alle Politiche Giovanili, altre che proprio non riesco a digerirle, tipo la Carfagna alle Pari Opportunità, ma questo forse è un mio problema personale.
Ci riprova Bossi a fare le Riforme: spero fortemente che in agenda ci sia il riordino del sistema elettorale anche se dubito, dopo la schiacciante vittoria, intendano metterci mano.
Siamo in attesa che la squadra si completi, con la nomina dei sottosegretari.

Un governo che secondo le ultime rilevazioni effettuate l'8 maggio dall'IPR Marketing gode di una buona fiducia per il 49% degli intervistati (il governo Prodi, 2 anni fa, era al 63%).
Nota interessante: il sondaggio rileva anche la fiducia nell'azione dei partiti, dando al 46% sia IDV che PDL, al 38% il PD, al 31% la Lega.
La tendenza dunque di un Di Pietro che "buca il video" più di un Veltroni rimane e a riguardo (e non solo per questa specifica questione) qualche domanda inter nos dovremmo pure iniziare a farcela, o sbaglio? Non per effettuare chissà quale "rivoluzione", ma anche solo per elaborare delle proposte e dei consigli che potrebbero risultare utili...

Il nuovo e la discontinuità

by Gianfranco Leonelli


Credo che commentare, oggi, a bocce quasi ferme i risultati del voto sia più "saggio" e meno rituale. Il messaggio fondamentale che avremmo voluto dare agli elettori era " siamo un partito nuovo" che interpreta i fabbisogni dei cittadini in modo laico e pragmatico che rifiuta la parodia della politica dove tutto è melmoso ed immobile, che non tollera più l'autoreferenzialità dei "capi" dove tutto è strumento di una autovisibilita grottesca.
Siamo riusciti a farlo percepire? Siamo riusciti a far capire che non ci occupiamo di poltrone e carriere ma di rappresentare gli interessi di coloro che fanno dell' impegno quotidiano il loro modo di essere e che partono dai fabbisogni del territorio per costruire la loro base operativa. Noi sosteniamo che che tutto ciò è "nuovo" e quindi ammettiamo che prima di questo c' era del vecchio che vogliamo superare. Ma si può fare il "nuovo" senza nessuna discontinuità? Si può, cioè, costruire un partito nuovo dove non cambia sostanzialmente nulla ?
Io credo di no. Allora ripartiamo da ciò che ha determinato la nascita del PD e cioè costruire un partito nuovo in modo coerente ed efficace. Non è poi così difficile, basta partire dai bisogni delle persone e lavorare per provare a risolverli nella dura lotta contro le ingiustizie e le prepotenze.

giovedì 8 maggio 2008

La Voce Democratica di Ancona

by Isabella Bellini Bressi


Riporto un mio commento, che apparirà nel prossimo numero della Voce Democratica di Ancona.


Solitamente, per capire come sono andate le elezioni e per verificare se “il seminato” dell’attività di una sezione di partito - o nel nostro caso di un Circolo circoscrizionale - abbia veramente fruttato, si esegue un’analisi comparata con lo storico dei dati elettorali.

CONVOCAZIONE DIRETTIVO - 14 MAGGIO

Mercoledì 14 maggio si svolgeranno i lavori del Direttivo del Circolo, allargato a chiunque voglia partecipare, per discutere, proporre, programmare la nostra attività per il prossimo trimestre.

Dalle 21.15 siamo lì!

lunedì 5 maggio 2008

Il PD e l'informazione

by Catia Rossetti


Lancerei subito un argomento che avevo veramente voglia di condividere con voi e conoscere la vostra opinione: ma la questione dell'informazione parziale dei mass media, perchè deve essere una battaglia solo di Grillo e il nostro partito non dice una parola sulla questione?
Mi sbaglio? Cosa ne pensate?

Le scelte di un'amministrazione

by Isabella Bellini Bressi


Vivo oggi, come ogni lunedì mattina, lo sconforto post visione Report.
La puntata di ieri sera verteva sul piano regolatore, lo strumento che "decide la sorte di una città". La città in questione è Roma.
60 minuti, in cui è stato possibile vedere quanto e cosa, in questi ultimi 15 anni, l'Amministrazione Comunale ha concepito in materia di urbanistica, pianificazione ed assetto territoriale, concezione delle nuove aree residenziali (le Centralità), decentramento dei servizi. Tor di Quinto (con riprese sulla strada ANCORA priva di illuminazione, dove è stato compiuto quell'efferato delitto qualche mese fa), la Bufalotta, l'Anagnina, la Romanina.
Come si è regolata e quali sono stati i rapporti e le scelte che ha dovuto compiere per portare avanti una propria progettualità.
Semplicemente mi chiedo per quale motivo noi italiani, nelle comparazioni con gli altri Paesi europei, usciamo sempre con le ossa rotte.
Mi chiedo perchè a Parigi e a Madrid (i due esempi riportati), il tema della costruzione dell'edilizia popolare e pubblica è concepito in maniera radicalmente opposta. Sono capitali come la nostra Roma, più o meno lo stesso numero di abitanti, simili difficoltà di integrazione e di vivibilità.
Eppure in quelle esperienze, non so, traspare che il pubblico agisca pensando al cittadino e ai molteplici fabbisogni da esso derivanti.
Nel caso di Roma invece, da quanto si può evincere dall'inchiesta giornalistica, sembra che tutto sia stato fatto in funzione (o quanto meno principalmente) dei Caltagirone, dei Toti, dei Scarpellini. Dei privati. Dei costruttori. Di chi "fa le case" e non di "chi le abita" e di chi vive in un quartiere.
Perchè?
Sarà stato lo sconforto, ma l'ultima domanda che mi è balenata è stata la seguente: se avessero trasmesso la puntata un mese fa, Rutelli sarebbe mai arrivato al ballottaggio con Alemanno?

venerdì 2 maggio 2008

Un blog, un perchè...

by Isabella Bellini Bressi


Il perchè di un blog del nostro circolo: non tutti hanno tempo e modo di partecipare di persona alle riunioni e agli incontri. Questo blog potrà dunque essere un utile strumento per dar sfogo ai propri pensieri e alla proprie idee, pubblicarle e ricevere commenti o spunti di ragionamento. Fermo restando che per quanto mi riguarda il contatto dal vivo è tutta un'altra cosa!! ma visto che la tecnologia ci assiste e ci permette di abbattare qualsiasi barriera (architettonica, temporale, culturale, ecc ), beh, perchè non utilizzarla.
Tra l'altro ora davvero non esiste più alcun motivo per non partecipare attivamente..

Spero diventi un luogo virtuale frequentato e soprattutto utile. Sarà entrambe le cose se noi lo renderemo tale.

Se volete pubblicare un post, inviatemi il testo alla mail indicata qui a fianco tra i contatti, ovvero circoloberlinguerancona@gmail.com .

Se volete invece "semplicemente" commentare beh, potete farlo normalmente e molto semplicemente dal blog stesso.