sabato 27 dicembre 2008

Caro Gesù Bambino

Caro Gesù Bambino

Il 2008 è stato un anno molto difficile per l' economia di tutto il Mondo e il 2009 rischia di essere ancora peggiore. Come sempre , neanche di fronte alle disgrazie, tutte le persone sono uguali, ci sono sempre coloro che pagano e coloro che si salveranno. Si rischia che vengano annullati tanti anni di dure lotte politiche e sindacali per una equa distribuzione dei redditi, Nei paesi più industrializzati del mondo i governi, non importa se di destra o di sinistra, si sono già messi in opera per destinare importanti risorse finanziare per proteggere i cittadini e predisporre manovre di rilancio dell' economia, condizioni minime per ricostruire i milioni di posti di lavoro che rischiano di sparire nel nulla. In Italia Berlusconi dall' alto delle sue sette mega-ville e delle sue televisioni invita a festeggiare e spendere e spandere, con quali soldi non è dato sapere. Il ceto medio lavoratore rischia, come spesso accade, di impoverirsi e di pagare duramente la crisi, per questo vorrei chiedere a Te Caro Gesù Bambino di portare in regalo a tutti gli Italiani, onesti e lavoratori un Partito Democratico, coeso ed efficace, in grado di rappresentare i loro diritti e i loro doveri, mettendo in prima linea gli interessi di quella Italia onesta e laboriosa che ha sempre pagato le tasse e rispettato le regole e che rappresenta la parte migliore di tutti noi.


Gianfranco Leonelli

mercoledì 24 dicembre 2008

Auguri

Un caro natale a tutti quelli che stanno lottando per la propria vita.
Quelli che in questo momento si lasciano alle spalle i propri sogni e speranze.
Altri che invece si preparano a vivere un anno felice pieno di futuro e felicità.
Auguro a voi, alle vostre famiglie un sincero augurio di buone feste


Massimo Mandarano

venerdì 19 dicembre 2008

giovedì 18 dicembre 2008

lavoro

Forse bisognerebbe fare una riflessione su cosa dire per dare speranze migliori a tutti quelli che in questo momento stanno per perdere il proprio lavoro.
Sicuramente tutti insieme dobbiamo cercare di essere coscienti nel dire che nulla si sta facendo per combattere questo dramma di tanti, se vogliamo veramente che i nostri figli abbiano un vero futuro,impegniamoci insieme per cercare di trovare una soluzione a questo dramma.




Massimo

mercoledì 17 dicembre 2008

Occupazione, Confindustria vede nero

Nel 2009 i posti di lavoro persi a causa della crisi saranno 600 mila. Il settore più colpito è l’industria, ma anche i servizi subiranno perdite. Il calo complessivo sarà dell’1,4%. Contenuta l’inflazione e giù il Pil: -0,5%, ossia recessione

Nel 2009 i posti di lavoro scenderanno dell'1,4% e "ciò inciderà sul reddito e i consumi delle famiglie". Lo prevede il Centro studi di Confindustria, precisando che è previsto un "parziale recupero" nel 2010 con +0,8%. Una variazione annua negativa dei posti di lavoro non si registrava dal 1994, e la percentuale stimata da Confindustria equivale alla perdita di 600 mila posti di lavoro.

Solo nell'industria il crollo sarà dell'1,8%: si tratta infatti – come sottolinea il Csc - del 'settore piu' esposto alla sfavorevole dinamica della domanda globale', anche se una diminuzione 'e' in corso perfino nei servizi, tradizionale serbatoio di posti di lavoro (-1,4% nel 2009)'.

Inevitabile l’aumento della disoccupazione, che nel 2009 “toccherà l'8,4% - stima il Csc - per l'effetto congiunto della perdita di posti e della ricerca di un impiego da parte dei soggetti a piu' basso reddito e nelle aree piu' arretrate del paese'.

Tratto da Rassegna

domenica 14 dicembre 2008

Europa, accordo su clima e misure anticrisi

Tre in uno. Accordo sul clima, accordo sul programma di aiuti all’economia per rispondere alla crisi mondiale che rischia di diventare una valanga e accordo per il rilancio del Trattato di Lisbona
autore: mainblanche, da flickr (immagini di autore: mainblanche, da flickr)
Tre in uno. Accordo sul clima, accordo sul programma di aiuti all’economia per rispondere alla crisi mondiale che rischia di diventare una valanga e accordo per il rilancio del Trattato di Lisbona. “Il Consiglio europeo che abbiamo appena terminato resterà nella storia". Un entusiasta Nicolas Sarkozy, presidente di turno dell'Unione europea, ha voluto aprire così la conferenza stampa al termine del vertice Ue, che aveva in agenda appunto il cosiddetto pacchetto clima, il piano di rilancio economico dell'Ue e il rilancio del Trattato di Lisbona. La notizia era annunciata, ma non scontata. I leader dei Ventisette hanno infatti trovato l'accordo sul pacchetto clima-energia al summit di Bruxelles, nonostante le moltissime difficoltà della vigilia. I leader di governo sono riusciti anche ad approvare il piano di stimoli all'economia pari all'1,5% del Pil comunitario, ovvero circa 200 miliardi di euro. Sconfitte tutte le forze che si erano dichiarate scettiche o contrarie. Superate quindi anche le iniziali resistenze di Silvio Berlusconi, che nella notte aveva già avuto un primo ripensamento. E, come era prevedibile, il cavaliere cerca ora di tradurre il tutto in una sua vittoria, visto che alcune delle richieste italiane sono state accolte grazie alla mediazione di Sarkozy.

Di Paolo Andruccioli

domenica 7 dicembre 2008

Giornali di partito, licenza di sperpero

Il nuovo regolamento di Bonaiuti recupera il regime speciale che esonera la stampa di partito dall’obbligo di certificare le vendite e la favorisce con finanziamenti sopra la norma. L’editoria cooperativa, invece, resta tagliata fuori
Editoria, tornano i tagli e svanisce il rigore. È questo l’approdo che si va profilando da una parte con il rifiuto del governo di reintegrare nella legge finanziaria il fondo dei contributi per l’editoria cooperativa falcidiato dal decreto Tremonti dello scorso giugno, e dall’altra con il nuovo testo del Regolamento per l’erogazione dei contributi stessi predisposto dal sottosegretario Bonaiuti che cancella tutte le misure di bonifica del settore introdotte nel primo testo, che non a caso aveva ricevuto l’apprezzamento di tutti noi che da anni chiediamo certezze, equità e pulizia.

La questione del ripristino dei fondi, riproposta in questi giorni al Senato, dopo la bocciatura della Camera, da parlamentari degli opposti schieramenti, non è ancora chiusa anche se nulla autorizza all’ottimismo. Ma, paradossalmente, rischia di passare in secondo ordine davanti al colpo di mano proditoriamente compiuto sul Regolamento, stravolto tra la prima e la seconda stesura per la mobilitazione di interessi evidentemente tanto forti da poter dettare le loro regole allo stesso governo.

Cominciamo dal punto che più ci dà sofferenza, quello che riguarda i giornali dei partiti politici. Noi abbiamo sempre sostenuto, e continuiamo a farlo, che non debbano trovare sponda le posizioni di coloro che li vorrebbero inseriti in una categoria a parte, come paragrafo del più ampio capitolo del finanziamento della politica. Non deve essere così, diciamo noi; si tratta di giornali, alcuni di grande tradizione, che sono parte di quel pluralismo vitale della stampa italiana composto da mille voci, tutte da garantire in ragione dei principi sanciti dall’articolo 21 della Costituzione. Uguali diritti, uguale trattamento, nessun privilegio. Questo era stato alla fine sancito nella legge delega (che impone di varare un provvedimento attuativo che semplifichi il settore eliminando deroghe, eccezioni, regimi particolari), questo si trovava scritto nella prima versione del Regolamento, questo è scomparso nella versione ultima che ricostruisce per i giornali dei partiti (e ci si riferisce ai giornali dei partiti esistenti al 31 dicembre del 2005) un regime speciale che li esonera dall’obbligo di certificare le vendite (basta la tiratura), li autorizza a costituire cooperative diverse da quelle giornalistiche a cui (e giustamente) sono tenuti gli altri giornali che beneficiano dei contributi diretti, li favorisce con finanziamenti che, a parità di condizioni, sono superiori di circa 500 mila euro (secondo calcoli Mediacoop) rispetto a quelli percepiti da tutti gli altri.
Nel nuovo Regolamento, targato Bonaiuti, scopriamo poi che resta abolito il tetto della pubblicità (chi se ne giova?), chiara premessa e alibi allo smantellamento prossimo dell’intero sistema delle provvidenze pubbliche; notiamo che restano confuse le condizioni di accesso ai contributi indiretti, come i rimborsi postali, poiché si pongono limiti di compatibilità finanziaria superati i quali non si sa cosa succeda; ci accorgiamo che non si costituisce nessuno sbarramento al beneficio dei contributi con misure che – come propone da tempo Mediacoop - ne leghino il diritto a parametri quali il numero dei giornalisti occupati (se ne prevedono cinque, sufficienti forse per un mensile, certo non per un quotidiano) tenendo fuori fogli e volantini pieni di soldi e privi di lettori.

Di Tarcisio Tarquini

Tratto da Rassegna

Storie di Casa Nostra 4 ( la scelta dei candidati per le cariche istituzionali)

Il nostro segretario Walter Veltroni ha più volte detto e ripetuto che “il motivo principale per cui il PD è nato è la necessità di cambiare la politica” . Sante parole, assolutamente condivisibili, ritengo però che per ottenere questo ambizioso obiettivo sia opportuno mettere in atto una serie di regole che facilitino questo percorso in maniera trasparente ma anche decisamente “concreta”. In altre parole va verificato all’interno dello Statuto Democratico Regione Marche se :

* le regole riportate nello statuto sono orientate verso il tanto auspicato ricambio politico;
* tutti gli elettori e gli iscritti hanno realmente gli strumenti necessari ed indispensabili per partecipare alla scelta "delle candidature per le cariche istituzionali";

Nel primo caso è opportuno che siano riportate, chiaramente e senza possibilità di equivoci, regole che :

* introducano “quote” percentuali a favore di “nuovo” personale politico con particolare attenzione al ricambio generazionale;
* limitino le candidature ad un massimo di due ;
* impediscono candidature “a vita”, magari passando, con scadenze temporali, dal Comune alla Provincia e alla Regione e viceversa

Nel secondo caso è opportuno che siano riportate, chiaramente e senza possibilità di equivoci, regole che :

o prevedano l'utilizzo delle primarie per la scelta e la verifica delle candidature (es. il candidato "ROSSI" ha svolto bene il suo ruolo di amministratore che gli era stato affidato precedentemente?);



In tutti i due casi precedentemente descritti non devono essere riportate eccezioni se non in casi particolarissimi e attraverso deleghe approvate da un elevato percentuale di consensi (superiore a due terzi degli elettori)



Coloro che saranno esclusi non dovranno sentirsi “sconfitti” ma al contrario orgogliosi di collaborare per la crescita del nuovo personale amministrativo attraverso la loro esperienza e la loro competenza fornite all’interno del partito nell’ottica della più ampia partecipazione e collaborazione. Infatti il ricambio politico può essere praticato concretamente solo se i “soliti” saranno chiamati a fare un passo indietro.


Gianfranco Leonelli

Censis: la crisi cambierà l’Italia

possibili effetti degli sconvolgimenti finanziari sulla società italiana. Il 71,7% degli italiani pensa che il terremoto dei mercati finanziari potrà avere ripercussioni dirette sulla sua vita. Solo il 28,3% dichiara che uscirà indenne dalla recessione
Il 71,7% degli italiani pensa che il terremoto dei mercati finanziari potrà avere ripercussioni dirette sulla sua vita e solo il 28,3% dichiara che uscirà indenne dalla crisi. Ma nonostante le preoccupazioni, il 37% degli italiani pensa che la crisi potrebbe “migliorarci”, costringendoci a
rivedere i nostri difetti e i nostri comportamenti sociali, mentre il 30,3% dichiara che le difficoltà economiche ci faranno scivolare tutte le più pesanti ripercussioni addosso; e il 32,8% è invece convinto che la crisi darà sempre più spazio agli egoismi e agli interessi personali che saranno vieppiù esasperati.

di Paolo Andruccioli

giovedì 4 dicembre 2008

Dl anticrisi, manovre inutili

Il popolo, i poveri, non avranno gli aiuti in modo automatico. Il bonus straordinario dovrà infatti essere chiesto fino al 31 gennaio 2009 e si concretizzerà in cifre che vanno da 200 fino a 1.000 euro: 200 euro per redditi sotto i 15 mila euro; 300 euro per le famiglie con due componenti e reddito sotto i 17 mila euro; 450 euro per famiglie con tre componenti e reddito che non supera i 17 mila euro. E ancora: 500 euro per famiglie di quattro componenti e reddito fino a 20 mila euro; 600 euro per nuclei di cinque componenti con reddito sotto i 20 mila; mille euro per famiglie con oltre cinque componenti e reddito sotto i 20 mila euro. Stessa cifra per nuclei con componenti portatori di handicap e reddito fino a 35 mila euro. Il denaro arriverà entro il mese di marzo. Per l’erogazione è stato istituito un Fondo con una dotazione pari a 2 miliardi e 450 milioni di euro, ovvero un altro centro di potere.

di Paolo Andruccioli

lunedì 1 dicembre 2008

Cena con noi

Sabato 13 Dicembre

CENA CON NOI

c/o CAMST
Via Caduti del Lavoro

Ore 21,00
Lasagne al ragù di papera
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Arrosto misto (coniglio – pollo - faraona)
Scaloppina di maiale al pepe verde
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Patate al forno - Verdure saltate - Insalata
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Torta dello chef
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Acqua – Vino
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Caffè

Il tutto accompagnato da musica dal vivo.
Ci sarà una grande tombolata con premi.


Circolo IV^ Circoscrizione
Prenotazioni (Euro 20,00) :
Ogni domenica mattina - Via Brecce Bianche 68/l
Tel. 071 2866990 – 3288718935/34736185627/3484045651/3928536259
Mail: circoloberlinguerancona@gmail.com

Prezzo 20,00 euro