mercoledì 19 novembre 2008
La scomparsa dei giornalisti (e dei giornali)
Due anni fa Marco Travaglio pubblicava un bel libro che si intitolava “La scomparsa dei fatti”. Ora è tempo di scriverne un altro: “La scomparsa dei giornalisti”. Perché quello che sta succedendo adesso è che non sono solo le notizie ad essere omesse dai giornali, ma gradualmente gli stessi giornalisti. È un terribile circolo vizioso: certi giornali a volte non raccontano la verità, la gente li compra sempre meno, i giornalisti sono sempre più a rischio e quindi finiscono per passare le veline, la versione edulcorata della realtà, attualmente a uso e consumo di Berlusconi and Co. Per far ciò - gli editori lo sanno bene - basta uno stagista. Senza nulla togliere allo stagista, che magari è più motivato e capace di tanti vecchi colleghi che popolano le redazioni.
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1 commento:
questo articolo, come molti altri postati in questo blog, è preso da rassegna.it. Sarebbe corretto citare fonte e autore
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