lunedì 10 novembre 2008

Lavoratrici italiane: le più discriminate in Europa

La Commissione lavoro, previdenza sociale del Senato segnala l’alto numero di procedure di infrazione promosse dalla Ue nei confronti dell’Italia, in materia di attuazione delle pari opportunità e della parità di trattamento in materia di occupazione
Attività della Commissione lavoro, previdenza sociale del Senato
E’ ripresa nella seduta di mercoledì 5 novembre la trattazione congiunta, in sede consultiva, (parere alla 14° Commissione permanente, per le politiche dell’Unione europea), del disegno di legge n. 1078 (Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2008) e del Doc. LXXXVII, n. 1 (Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2007).

Intervenendo nella discussione, la sen. Blazina (PD) ha segnalato il numero particolarmente rilevante delle procedure di infrazione promosse nei confronti dello Stato italiano, quale risulta dalla lettura della Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea e si è soffermata poi sull’articolo 8 del disegno di legge comunitaria 2008, che contiene una delega al Governo per il recepimento della direttiva 2006/54/CE, in materia di attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento tra uomini e donne in materia di occupazione e di impiego. Il sollecito recepimento di questa direttiva, secondo la sen. Blazina, si rivela tanto più necessario se si considera che l’Italia si trova agli ultimi posti con riferimento alle misure poste in essere nei paesi dell’Unione in ordine alle garanzie e alle tutele in tema di parità tra i sessi. Secondo la sen. Blazina, peraltro, mentre il Parlamento italiano si accinge ad approvare il disegno di legge n. 1078, il Governo sembra muoversi in direzione opposta, come dimostrano la diminuzione dei servizi a supporto delle donne lavoratrici, derivante dall’abolizione dell’ICI, le misure contenute nel decreto-legge n. 137 del 2008, che limita le prestazioni fornite dalle scuole d’infanzia, ed il disegno di legge n. 1167, che contiene disposizioni che penalizzano i lavoratori che assistano familiari con gravi disabilità.

Dopo che il presidente Giuliano è intervenuto per richiamare l’attenzione della Commissione sui profili inerenti alla sicurezza del lavoro contenuti nel disegno di legge comunitaria, la sen. Carlino (IdV) ha fatto riferimento al numero particolarmente elevato (181, delle quali 30 per mancata attuazione di direttive e ben 12 in materia di lavoro) di procedure di infrazione a carico dell’Italia, e, riferendosi all’articolo 8 del disegno di legge n. 1078, ha sottolineato che il termine ultimo del 15 agosto 2009 menzionato nella direttiva 2006/54/CE concerne l’entrata in vigore dell’atto di recepimento, mentre nel disegno di legge comunitaria la medesima data è posta con riferimento all’emanazione del decreto legislativo, differendo così nel tempo la concreta attuazione della direttiva.

L’esame proseguirà la prossima settimana.

Nella stessa seduta di mercoledì 5 novembre è proseguito l’esame congiunto dei disegni di legge n. 392, Misure per il riconoscimento di diritti alle persone sordocieche, d’iniziativa del sen. Bassoli e di altri senatori, n. 550, Norme per il riconoscimento della sordocecità quale disabilità unica, d’iniziativa del sen. Costa e n. 918, Riconoscimento dei diritti delle persone sordo – cieche d’iniziativa del sen. Nessa e di altri senatori.

Al momento la Commissione è in attesa del parere della Commissione bilancio sullo schema di testo unificato predisposto dalla relatrice, sen. Biondelli (PD), e sugli emendamenti ad esso riferiti.

Nelle more dell’espressione di tale parere, la relatrice ha riferito sugli incontri di carattere informale tenuti con le Associazioni interessate, che hanno espresso apprezzamento e condivisione nei confronti del testo unificato, offrendo un ulteriore motivazione all’auspicio di una sollecita conclusione dell’iter parlamentare.

La Commissione ha quindi accolto all’unanimità la proposta formulata dal presidente Giuliano, di richiedere al Governo la trasmissione di una relazione tecnica, di quantificazione degli oneri finanziari derivanti dall’applicazione delle norme in esame, come previsto dall’art. 76-bis, comma 3, del Regolamento del Senato.
L’esame proseguirà la prossima settimana.

Nella stessa seduta, è proseguito l’esame del disegno di legge n. 406, d’iniziativa della sen. Mongiello, recante modifiche alla legge 29 marzo 1985, n. 113, concernente l'albo professionale nazionale dei centralinisti telefonici e degli operatori della comunicazione minorati della vista, con gli interventi dei senatori Roilo(PD) e Carlino (IdV), entrambi favorevoli al provvedimento.

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