lunedì 19 maggio 2008

Dalla parte dei più deboli

by Gianfranco Leonelli


Chi sono, oggi, i più deboli ? Io credo che siano tutti coloro che hanno "bisogno" di qualcosa: un lavoro da conquistare o difendere, meriti e diritti da esigere, la salute da curare, una scelta di vita da percorrere, un servizio da usufruire, una vita da riscattare, una sicurezza da difendere, ecc... Il modello sociale e politico attualmente presenti, sanno dare risposte a questi bisogni? C'è in Italia e nella nostra città chi rappresenta questi bisogni? Si può costruire un progetto di società che sia basato sulla giustizia sociale economicamente sostenibile? Io credo che la POLITICA dovrebbe dare risposte anche a queste domande, e sono convinto che tra i tanti sostenitori del PD ci siano molte persone che sono pronte a mettersi in gioco per questi obiettivi. Dobbiamo rivendicare il nostro diritto alla speranza che una società più giusta sia possibile. Dobbiamo rivendicare con forza nei confronti dei nostri più illustri rappresentanti, il loro impegno e le loro responsabilità per valorizzare e catalizzare le risorse costituite da tanti militanti. Io non credo che tutti gli italiani siano individualisti ed egoisti ed abbiano dimenticato la giustizia sociale e la difesa degli ideali nati dalla resistenza, ritengo, invece, che ci sia molta sfiducia in come vanno le cose e in chi è chiamato a rappresentarli, non sempre all'altezza. Più risultati e meno chiacchiere.
Se vogliamo radicalizzarci nel territorio, credo che dovremo farlo attraverso l'organizzazione e la testimonianza, così saremo in grado di far crescere una nuova classe dirigente capace di riscuotere consenso ed ammirazione al di là delle campagne elettorali...

1 commento:

massimo ha detto...

L'aspetto del radicamento sta emergendo forte in tutti i livelli, almeno in quelli in cui sono personalmente coinvolta, dal regionale al territoriale. Mi capita spesso di ascoltare pareri diversi su cosa voglia dire radicarsi, o soluzioni più o meno applicabili per ottenere questo risultato.
Mi permetto di riportare il pensiero del Coordinatore provinciale di Pesaro, perchè mi ha fortemente colpito: lui parla di partito "dell'orgoglio di essere cittadini di questo territorio". Un partito che sa stare al centro di tutta la realtà, che ha una visione a 360°, che sa tenere le fila dei vari discorsi.
Un partito del e nel territorio, cartina tornasole del benessere marchigiano. E in parte si riallaccia al tuo pensiero, Gianfranco: organizzazione e "testimonianza"...

Eh già..